Parte il nostro blog, proprio come un cantiere trasparente, dove si fa attenzione a ciò che è in fieri, dove sono narrati i processi insieme ai progetti. L’obiettivo è di condividere informazioni e riflessioni su un lavoro fatto di azioni culturali, di valorizzazione, di creatività, di comunità di pratiche e di comunità locali, di strategie e di partecipazione.
Descrivere un mestiere, quello del manager culturale, del cultural planner, del facilitatore, e le attività di crescita per i territori e le persone a partire dalle risorse culturali, non è un’azione semplice. Perché le tre parole chiave messe alla base del nostro lavoro, cultura, territorio, identità, hanno definizioni e confini molteplici, in continua trasformazione e in mutamento.
Scegliamo allora di raccontare i progetti e le attività, come dei cartografi che disegnano i territori che stanno attraversando, come dei progettisti che ogni tanto si fermano e osservano ciò che accade nel cantiere, con gli spazi non divisi, con la libertà di ridefinirli, con il lavoro in corso.
In bocca al lupo per questa nuova avventura! Vi regalo un pensiero di Walter Benjamin: “Non sapersi orientare in una città non significa molto. Ci vuole invece una certa pratica per smarrirsi in essa come ci si smarrisce in una foresta.”
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