Ancora a raccontare l’esperienza dei Distretti culturali, questa volta da Trento, sotto l’egida del TSM, della Provincia di Trento, con la collaborazione della Fondazione Fitzcarraldo e dell’Università di Trento.
Il titolo del mio intervento verteva intorno al fare governance partecipata, ossia a seguire e accompagnare i processi, con metodi, tecniche, strumenti, nel ruolo di referente operativo, che è stato di governance coach, per il progetto dei distretti culturali della Fondazione Cariplo.
Qui il programma e qui sotto un assaggio e prossimamente i materiali completi.
“Fare un distretto (o un qualunque altro progetto pluriennale di sviluppo integrato e sostenibile) è un lavoro complesso che ha il suo perno nei seguenti punti:
- disegno strategico economico e finanziario e di sostenibilità iniziale e nella sua evoluzione
- manutenzione della governance, interistituzionale e/o di partenariato, strategica, operativa
Cosa occorre?
- un pensiero progettuale lungo
- soggetto gestore formale o informale, che sia autonomo e indipendente dagli avvicendamenti politici, competente e legittimato ad agire in funzione di coordinamento
- capacità di adattamento (e management conseguente)
- Competenze e risorse destinate a costruire il capitale delle relazioni, del partenariato, a trovare e a fare la piattaforma di facilitazione e rilancio per soggetti diversi “