“Dove siamo: per pensare al futuro, per poterlo costruire, un passo fondamentale è quello di riuscire a mettere a fuoco una rappresentazione della situazione presente sufficientemente capace di dare un senso a ciò che accade a noi e alla nostra organizzazione e che sia costruita cercando una condivisione delle rappresentazioni che hanno i singoli, ognuno dalla propria prospettiva e sulla base della propria storia.”
Grazia Gacci e Cinzia D’Agostino, Le organizzazioni alla prova del futuro: rappresentazioni, costruzioni, distruzioni, rimozioni, in “Spunti 11”, semestrale, STUDIOAPS, MILANO, 2008
Una fondazione, 30 persone circa, due giorni di laboratorio intensivo, una preparazione fatta di interviste e di messa a fuoco della situazione dell’organizzazione, una serie di incontri di follow up. L’obiettivo? Rivedere il piano strategico per il triennio successivo.
È un incarico del 2009/2010. Ne parlo adesso perché all’interno di quella esperienza sperimentavo molti strumenti, e consolidavo alcune tecniche di facilitazione e di conduzione di gruppo intorno a dei temi strategici.
Alcuni degli strumenti nella cassetta degli attrezzi (sotto il marchio ZUP ma non solo) provengono anche da questa esperienza: in questo caso lo storytelling, con l’individuazione di incipit narrativi e diversi scenari, la facilitazione e la regia di momenti diversi di lavoro, l’uso delle picture cards, di diverso tipo, all’interno di laboratori lunghi.
Qui un brano di Maria Lai, incipit per l’uso delle sue carte, pensate per ridefinire l’arte, ma da me usate come strumento per rileggere la propria organizzazione.
“Ogni mia opera è partenza per un’avventura. Questa è una ricerca che non si pone come operazione definitiva, semmai come avvio a un dialogo (…), che coinvolga studiosi della materia, artisti e frequentatori di mostre. I quattro mazzi di carte con funzioni diverse per un percorso unitario, nascono come esigenza di individuare un alfabeto elementare che dia la possibilità di arrivare a una lettura autonoma”
Maria Lai, I luoghi dell’arte a portata di mano. Quattro mazzi di carte per argomentare sul fare arte, leggere l’arte, ridefinire l’arte, AD, Arte Duchamp, Cagliari, 2002
